venerdì 23 giugno 2023

Gioielli per bambini | Guida all'utilizzo

Qualche giorno fa mi è stato chiesto cosa ne pensassi dei gioielli indossati dai bambini.

E' una scelta elegante bucare le orecchie di un neonato?


La collanina d'ambra ha dei benefici?


Mi piacerebbe dirimere questi e altri dubbi in materia.

Penso sia doveroso iniziare facendo una grande distinzione tra l'infanzia, il periodo che va dalla nascita fino ai 6 anni, e la fanciullezza, che invece va dai 6 ai 12 anni di vita dei nostri bambini. Questa differenziazione è stata spiegata da Maria Montessori nei 4 Piani di sviluppo, argomento che ho approfondito in un video su Youtube che vi consiglio di guardare.

Nel periodo dell'infanzia la scelta più elegante che possiamo compiere per i nostri figli è certamente quella di non far indossare loro alcun tipo di gioiello prezioso.

La collana di ambra, molto in voga negli ultimi anni, non soltanto non rappresenta una scelta elegante ma può mettere in serio pericolo l'incolumità dei nostri figli, basti guardare quanti medici e pediatri stanno compiendo una vera e propria battaglia contro questo accessorio.

Allo stesso modo vanno trattati anche eventuali bracciali o peggio orecchini che, in questa fascia di età, potrebbero essere accidentalmente ingeriti provocando danni irreparabili, oltre al fatto che per rispetto dei nostri bimbi non dovremmo mai bucare i lobi delle loro orecchie senza che loro ne siano coscienti. Ricordiamo sempre che i bambini sono persone e non bambolotti da agghindare a nostro piacere.

Per quanto riguarda lo stile, andiamo a guardare degli esempi dei figli di alcune tra le più importanti case reali per renderci conto che eleganza è sobrietà e mai ostentazione, ecco perché nessuno di questi bambini indossa gioielli, neanche nelle occasioni più formali.


George e Charlotte d'Inghilterra


Leonore di Svezia

I primi gioielli iniziano a fare la loro comparsa alle soglie dell'adolescenza e sempre in modalità estremamente discreta: piccoli orecchini a lobo o ciondoli poco visibili. Niente diamanti o pietre preziose.

Leonor e Sofia di Spagna

In definitiva eleganza è sobrietà e quanto di più lontano da qualsivoglia forma di ostentazione.
Se poi i nostri bimbi amano infilare perline di legno per realizzare piccole collane allora ben venga indossarle con gioia e orgoglio come espressione di un lavoro nel quale ci si è impegnati. Ma sempre con moderazione, buon gusto e prestando attezione al contesto. 


domenica 4 giugno 2023

Bimbi al mare

 E' ufficialmente iniziata la tanto attesa estate e siamo pronti a partire per i lidi. 

Ecco quindi un piccolo promemoria per vivere e permettere di vivere una bella estate anche alle persone che ci circondano. Ricordiamo sempre che i nostri piccoli sono meravigliosi per noi, che siamo i genitori, ma non è detto che la stessa cosa valga per il nostro vicino di ombrellone.

Qualche consiglio di buona educazione per bambini e genitori e poi tanti spunti di intrattenimento da portare con noi per rendere speciali e indimenticabili le nostre vacanze.



RUMORE - Ricordiamoci sempre di rispettare la tranquillità di chi vuole trascorrere al mare qualche ora di relax leggendo un buon libro sul propro lettino. I bambini dovrebbero rispettare gli spazi del proprio ombrellone evitando di scofinare nello spazio dei vicini. Per nessuna ragione dovremmo lasciarli giocare a palla o a racchettoni nei pressi delle sdraio; per queste attività sarà meglio allontanarsi in un punto dove non rischieremo di colpire accidentalmente le persone attorno a noi. Durante il bagno allo stesso modo spiegheremo bene ai nostri bimbi di non schizzare o men che meno sparare con la pistola ad acqua addosso alla signora immersa fino al ginocchio che chiacchiera con l'amica. I video ad alto volume, le musichette e i cartoni animati non andrebbero proprio portati in spiaggia dove la natura ci offre così tante occasioni di svago ma, se proprio volete farlo, ricordatevi di far indossare le cuffie ai vostri figli, bambini o adolescenti che siano. Allo stesso modo chiamate e videochiamate in cui si parla a voce alta andrebbero evitate: sono molto fastidiose. Evitiamo anche di urlare richiamando i bambini, avviciniamoci a loro invece mantenendo un tono di voce quanto più discreto possibile.

SALUTI E CONVERSAZIONE - E' bene insegnare ai bambini a salutare i vicini di ombrellone sin da quando sono abbastanza piccoli, tuttavia sarebbe ancor meglio evitare che disturbino recitando la poesia di Pasqua o inserendosi nelle conversazioni degli adulti vicini che magari per buona educazione li asseconderanno. 

BUONA EDUCAZIONE -  Ricordiamo sempre che insegnare l'autonomia è fondamentale ma con essa dobbiamo anche insegnare a non sgrullare l'asciugamano addosso ai vicini. I giochi vanno portati in una quantità adeguata e riposti sempre ordinatamente negli appositi spazi. Spalmarsi da soli la crema solare è a tutti gli effetti un'attività di cura della persona appartenente alla vita pratica Montessori, ma bisogna stare bene attenti a non spruzzarla in giro. Le carte delle eventuali merende portate da casa vanno sempre gettate negli appositi cestini. Se ci spostiamo al bar anche i bambini, così come gli adulti, dovrebbero indossare un pareo o una magliettina e le ciabattine, mantenere un tono di voce moderato ed evitare di correre tra i tavoli arrecando disturbo alle persone che stanno facendo colazione. Evitiamo di cambiare i bambini all'ombrellone, di tenerli nudi o - è superfluo dirlo ma purtroppo lo vedo spesso - di far fare loro i bisogni in spiaggia.  Utilizziamo gli appositi spazi anche per rispetto della loro persona curandoci sempre di lasciare docce e doccini ordinati ed evitando di spargere ovunque le nostre cose. I bambini non sono animali ma persone e come tali degne di tutto il nostro rispetto. 

I nostri figli al mare, come in molte altre situazioni della vita sociale, vanno controllati e mai abbandonati da soli fino all'età in cui avranno interiorizzato queste semplici regole di buona educazione, il che avviene generalmente tra i 7 e i 10 anni di età.

E ora veniamo alla parte divertente. Cosa possono fare quindi questi bambini in spiaggia?

IL NECESSAIRE DELLA SPIAGGIA - Trovo molto carino che ogni bambino per scendere al mare possa avere la propria piccola borsa o zainetto opportunamente dimensionato nel quale inserirà:

- un cambio di costume piegato all'interno di un sacchetto impermeabile dove andrà poi a riporre quello bagnato

- un piccolo telo mare leggero 

- una crema solare che sarà sempre adeguata all'età 

- un paio di occhiali da sole, o la loro custodia laddove si scegliesse di indossarli 

- una piccola merenda inserita in un apposito sacchetto, una borraccia di acqua e un disinfettante per le mani

- eventuale dispositivo per ascoltare la musica,  un libro o settimana enigmistica dei piccoli

In base all'età e gradualmente il bambino dovrebbe essere lasciato libero di gestire le proprie cose in autonomia.

Oltre allo zainetto dovremo predisporre una borsa a rete nella quale inseriremo i giochi da portare in spieggia che andranno sempre tenuti ordinati nello spazio dedicato al nostro ombrellone. 

I giochi che io consiglio di portare e che trovate cliccando qui sono: 

- Un aquilone, avendo sempre cura di utilizzarlo in un luogo consono senza colpire le persone 

- Un set di bocce o biglie, gioco eterno che sviluppa il coordinamento oculo manuale e solitamente non crea disturbo

- Bolle di sapone, anche in questo caso prestando attenzione a non arrecare disturbo

- Un set da spiaggia ben fatto completo di secchiello, palette, innaffiatoio e formine magari evitando disegni brutti

- Materassino, ciambella o braccioli a seconda della capacità e dell'età e anche qui evitando più possibile scarsa qualità e scarsa estetica: iniziamo ad allenare i nostri figli al bello sin da piccoli

- Giochi di carte e libri per i più grandicelli. Perfetti per il mare sono i libri gioco ai quali ho dedicato un video sul mio canale Youtube e dei quali vi lascio una selezione cliccando qui.

- Consiglio anche di portare con voi delle scarpette da scogli che salvano anche in spiagge di sabbia dove possono nascondersi delle tracine.

ABBIGLIAMENTO - Per scedere al mare i bambini avranno sempre un costume e un copricostume o una magliettina e dei pantaloncini; un paio di ciabattine, un cappellino e un paio d occhiali da sole oltre alla borsa o allo zainetto di cui abbiamo parlato.

Bene ora siamo pronti per goderci l'estate!

Buone vacanze!


sabato 25 febbraio 2023

Il Grooming e le attività di cura della persona Montessori

Da qualche tempo ho inziato un nuovo percorso di formazione in materia di Galateo presso l'Etiquette Italian Society poiché ritengo che migliorare la nostra educazione, che siamo adulti o bambini poco importa, sia sempre una buona idea.

Alla luce dei miei nuovi studi mi piacerebbe quindi introdurre anche argomenti legati al Bon Ton, ma con un occhio specifico ai bambini.

Oggi parliamo di Grooming, ossia tutte quelle attività di cura della persona che spesso ritroviamo anche nel regno animale. Penso sia molto importante soffermarci su questo argomento in una società sempre più veloce nella quale spesso non troviamo il giusto tempo da dedicare ai nostri bambini, semplicemente per spazzolare loro i capelli o curare scrupolosamente la loro igiene e questo mi viene confermato dalle numerose educatrici e insegnanti con le quali mi capita di confrontarmi quotidianamente.


Andiamo quindi ad approfondire quali sono le attività di Grooming alle quali dovremmo sempre prestare attenzione quando ci dedichiamo ai nostri piccolini.

1 - IGIENE QUOTIDIANA


La prima e più importante attività di Grooming è un bagnetto o una doccia quotidiana con un buon detergente neutro e non aggressivo. Si tratta generalmente di un momento molto amato dai bambini nel quale non soltanto li detergiamo ma permettiamo anche loro di rilassarsi. Possiamo rendere ancor più speciale questa pratica utilizzando candele profumate per un'atmosfera ancor più soffusa, giochini da bagno, bombe o spumanti che producano schiuma colorata e anche una bella musica rilassante in sottofondo. I miei figli adorano questo momento della giornata e sono sempre felicissimi di dedicare questo tempo alla cura di sé. Ricordiamo sempre che, qualora si verificassero incindenti quali una pipì addosso o anche semplicemente dopo un pomeriggio a giocare nel fango al parco in un giorno di pioggia, è sempre auspicabile ripetere l'operazione. Anche se sono bambini possono emanare cattivo odore e una buona igiene è una forma di rispetto per loro e anche per coloro con i quali verranno a contatto.

2 - IGIENE ORALE


Le carie precoci dei denti da latte sono diffusissime e questo dovrebbe aprirci gli occhi su quanto spesso i genitori trattino con superficialità l'igiene orale dei propri figli. I denti vanno lavati ancor prima che compaia il primo dentino e per farlo esistono appositi dispositivi. Sarebbe bene farlo dopo i pasti principali e con cura, magari utilizzando una clessidra come vuole l'attività Montessori. Dai sei anni è preferibile passare all'utilizzo dello spazzolino elettrico ed effettuare due sedute l'anno di igiene professionale. Per supportarci nel contrastare il fenomeno della carie esistono anche spray come Cariex appositamente studiati a questo scopo e che noi in casa utilizziamo sempre quando impossibilitati a lavare i denti dopo il pasto.

3 - IGIENE DELLE ORECCHIE


Anche le orecchie richiedono una particolare attenzione. E' possibile lavarle con acqua durante il bagno quotidiano, ma per una cura più approfondita esistono appositi dispositivi spray, noi utilizziamo Otobor, che mantengono una perfetta cura anche della parte più interna dell'orecchio senza rischiare di danneggiarlo.

4 - CURA DELLE UNGHIE DI MANI E PIEDI


Le unghie dei bambini, lo sappiamo, sono perennemente nere! Anche il genitore più scrupoloso avrà mandato almeno una volta il figlio a scuola con le unghie sporche, ecco perché consiglio di prestare a questa zona del corpo una cura davvero particolare. Le unghie vanno pulite con apposita spazzolina ogni giorno e mantenute corte anche per evitare che il bambino possa accidentalmente graffiare se stesso o altri. Questo vale anche per i neonati, che spesso nascono già con unghie molto lunghe e sono soliti graffiarsi il viso già nei primi giorni di vita. Assolutamente da evitare lo smalto di qualsiasi tipologia per le bambine, che sempre più spesso vediamo già alla scuola dell'infanzia in colori accesi e il più delle volte persino scrostati. La medesima attenziona va riservata alle unghie dei piedi, specie nella stagione estiva con l'utilizzo dei sandali.

5 - CURA DELLA CHIOMA



I capelli sono un biglietto da visita, sia per gli adulti che per i bambini, e vanno sempre mantenuti scrupolosamente puliti e in ordine. I tagli corti vanno manutenuti evitando frangette che vadano a coprire gli occhi, mentre per chi sceglie i capelli lunghi a scuola si dovrebbe raccoglierli sempre. Oltre ad essere più formale, il capello raccolto è pratico e non rischia di distrarre i bambini dalle attività scolastiche. Per le bambine l'acconciatura più tradizionale è a treccia o le trecce, ma altrettanto ordinate ed eleganti sono coda e chignon. Se la lunghezza del capello non consente di tenerli ben fissi è consigliato aggiungere un cerchietto o delle mollettine.

6 - FRAGRANZE


Sebbene l'utilizzo del profumo non sia particolarmente diffuso tra i bambini è bene ribadire che non va mai spruzzata una fragranza in ambiente scolastico perché potrebbe disturbare altri bambini. Andrebbero scelte fragranze appositamente pensate per bambini e utilizzate in adeguate situazioni sociali evitandole sempre nei luoghi chiusi quando le persone che ci circondano non possono allontanarsi, come a scuola o a teatro.

Ricordiamo che le attività di cura della persona fanno parte della Vita Pratica nella Psico-pedagogia Montessori e che quindi possiamo con il tempo insegnare ai nostri bambini a compiere tutti questi gesti in completa autonomia imparando l'amore e il rispetto per se stessi e per gli altri.

Cliccando qui troverete una lista di oggetti utili per prendervi cura dei vostri bimbi.

Vi ringrazio per avermi dedicato il vostro tempo,

a presto

Eleonora

martedì 26 aprile 2022

I tre pilastri dell'Educazione gentile

 Cosa significa Educazione Gentile e come possiamo educare i bambini alla gentilezza?


Anzitutto partirei proprio con la definizione che il dizionario Treccani ci fornisce delle parole Educare e Indottrinare.

EDUCARE: In generale, promuovere con l'insegnamento e l'esempio lo sviluppo delle facoltà intellettuali, estetiche e delle qualità morali di una persona, specialmente di giovane età.

INDOTTRINARE: Istruire, far assimilare con opera di insegnamento e di persuasione insistente e metodica i principi di una dottrina.

Per educare quindi dobbiamo anzitutto lavorare su noi stessi, sul "saper essere" come diceva Maria Montessori, perché il modo migliore nel quale possiamo accompagnare i bambini nella loro crescita è attraverso l'esempio. 

Chi siamo noi per dire ai bambini di non litigare? Perchè mai i bambini non dovrebbero litigare? 

"Vi sembrerebbe possibile dire a un adulto non si litiga? E come si fa ad andare sempre d'accordo? Non è sano e normale anche litigare a volte, provando in quel momento rabbia e frustrazione e poi capirsi e magari scusarsi?" - Helga Dentale

1 - Educare alla gentilezza non è indottrinare. Indottrinare non è un progetto educativo. Educare alla gentilezza implica il dialogo, la pazienza, l'attesa, il coraggio, la voglia di ascoltare. E non è sempre facile.

"Voi pensate che la violenza sia sempre una manifestazione lampante? O che sia solo fisica? Non è così. Può essere violento il linguaggio, lo stereotipo, il giudizio. E' violenta l'indifferenza. Può diventare violenta la superficialità. E' violenta la pretesa - ti voglio così - anche quando si veste di toni pacati. E' violenta la manipolazione. Ho trovato e trovo molta violenza nelle scuole e nelle case generata dagli adulti di riferimento. Spesso agita inconsapevolmente, in modo superficiale e distratto, più raramente in modo intenzionale. (...) Le parole possono essere finestre oppure muri. Le parole finestra sono aperte, creano ponti, ci permettono di confrontarci e dialogare. Le parole muro innalzano barriere e non dovrebbero mai far parte del lessico dell'educare." - Helga Dentale

"Sei cattivo! Vergognati! Chiedi scusa! Sei un ciccione! Non hai volontà. Bocca cucita. Stai fermo, muoviti, fai piano, sbrigati, non toccare, stai attento, non ti sporcare, ti sei sporcato, stai zitto, parla t'ho detto, chiedi scusa, saluta, vieni qui, non starmi sempre intorno, attento che cadi, te l'avevo detto che cadevi, peggio per te, non stai mai attento, non sei capace" 

Sono solo alcuni esempi delle parole muro (spesso etichette) che pronunciamo ai nostri bambini senza rendercene conto.

2 - Educare alla gentilezza significa rifuggire ogni tipo di violenza. 

"Ti amo,sei bello, sono felice di averti, parliamo un po' di te, troviamo un po' di tempo per noi, come ti senti, puoi dire tutto quello che vuoi, ho fiducia in te, mi piaci come sei, è bello stare insieme, puoi farcela, dimmi se ho sbagliato."

La gentilezza non è un mondo a tinte pastello dove nessuno si arrabbia mai e tutti sono sempre buoni e sorridenti. Essere gentili significa accogliere le proprie emozioni e le emozioni altrui e imparare a dialogare con esse.La gentilezza è un linguaggio che si nutre di ascolto ed empatia, che ci porta a decentrarci da noi stessi per porci in ascolto dell'altro.

3 - Aiutiamo il bambino a sviluppare la sua intelligenza emotiva, empatia, resilienza, gentilezza attraverso l'ascolto e la condivisione.

"Quando ti viene data la possibilità di scegliere se avere ragione o essere gentile, scegli di essere gentile" - Wonder



lunedì 14 febbraio 2022

Le basi della psico-pedagogia Montessori | I periodi sensitivi

 La scoperta dei periodi sensitivi si deve allo scienziato olandese Hugo De Vries, che si occupò della metamorfosi del bruco che diventa farfalla. La definizione è usata da Maria Montessori per identificare, nello sviluppo psicologico del bambino, periodi in cui egli è guidato da particolari spinte interiori verso alcune attività ed apprendimenti che non si potranno verificare in nessun altra età.




La teoria dei periodi sensitivi è uno dei cardini della pedagogia Montessoriana e determina la differenza tra l’adulto e il bambino, ma anche la forma che deve assumere un’educazione capace di liberare le energie creative dell’infanzia. Maria Montessori afferma che la natura conduce il bambino ad un’autocorrezione e attraverso energie potenziali egli può costruire il suo mondo. Il bambino porta dentro di sé delle sensibilità speciali che Maria Montessori chiama Periodi Sensitivi.

 

“Si tratta di sensibilità speciali, che si trovano negli esseri viventi in via dei evoluzione e cioè negli stati infantili, sono passeggere e si limitano all’acquisto di un determinato carattere: una volta sviluppato il carattere, la sensibilità finisce: e così ogni carattere si stabilisce con l’aiuto di un impulso, di ogni possibilità passeggera”.[1]

 

E’ l’acquisto di un determinato carattere: in questo periodo sensitivo tutto avviene attraverso una Spinta Animatrice, senza intenzionali e volontari sforzi razionali, ma per il semplice fatto di vivere con semplicità, con gioia, senza stancarsi, il bambino fa acquisti spirituali da cui dipenderà tutta la sua vita futura.

 

“Ma se il bambino non ha potuto agire secondo le direttive del suo periodo sensitivo, l’occasione di una conquista naturale è perduta per sempre”[2].

 

I periodi sensitivi sono istinti guida periodici o passeggeri che spingono il bambino al raggiungimento di una determinata attività, la quale differisce da quella dell’adulto, a volte in modo evidente.

 

“Durante il suo sviluppo psichico il bambino fa delle conquiste che sono miracolose ed è solo l’abitudine di vedere sotto i nostri occhi il miracolo che ci rende spettatori insensibili. Ma come mai il bambino venuto dal nulla si orienta in questo mondo complicato?”[3]

 

“Il bambino fa i suoi acquisti nei periodi sensitivi, che si potrebbero paragonare ad un faro acceso che illumina interiormente, ovvero ad uno Stato Elettrico che dà luogo a dei fenomeni attivi.”[4]

 

“Ma quando una di queste passioni psichiche si è spenta, altre fiamme si accendono e così l’infanzia passa da conquista in conquista, in una continua Vibrazione Vitale che tutti abbiamo riconosciuto chiamandola gioia, felicità infantile. E’ in questa bella Fiamma Spirituale che arde senza consumare, che si adempie l’opera creativa del mondo spirituale dell’uomo.”[5]

 

Talvolta i periodi sensitivi possono chiarire alcuni capricci infantili, ma non tutti, perché vi sono cause diverse. I capricci del periodo sensitivo sono espressioni esterne di bisogni insoddisfatti, allarme di una condizione errata di un pericolo e spariscono se vi è stata la possibilità di comprenderli e soddisfarli.

I Periodi Sensitivi si distinguono in: ordine, movimento, linguaggio e amore per l’ambiente.

 



[1] Maria Montessori, Il segreto dell'infanzia, Garzanti Editore, Novembre 2017, pag.52

[2] Maria Montessori, Il segreto dell'infanzia, Garzanti Editore, Novembre 2017, pag.54

[3] Maria Montessori, Il segreto dell'infanzia, Garzanti Editore, Novembre 2017, pag.54

[4] Maria Montessori, Il segreto dell'infanzia, Garzanti Editore, Novembre 2017, pag.55

[5] Maria Montessori, Il segreto dell'infanzia, Garzanti Editore, Novembre 2017, pag.55

domenica 16 gennaio 2022

Le basi della Psico-Pedagogia Montessori - La mente assorbente

"Molti sostengono oggi, come me, che la parte più importante della vita non è quella che corrisponde agli studi universitari, bensì il primo periodo, che si estende dalla nascita ai sei anni, perché proprio in questo periodo si forma l'intelligenza, il grande strumento dell'uomo."[1]


Sin dal primo momento in cui apre i suoi occhi sul mondo il bambino è un attivo ricercatore; egli riceve dall'ambiente impressioni sensoriali e immediatamente le incamera appropriandosi inconsapevolmente di tutto ciò che lo circonda. Questa particolare forma mentale tipica del bambino è definita da Maria Montessori "mente assorbente" ed ha delle caratteristiche specifiche che la distinguono nettamente dalla mente dell’adulto.

 

"La nostra mente, così com’è, non arriverebbe là dove arriva il bambino; per una conquista come quella del linguaggio è necessaria una forma di mente diversa; e questa forma appunto possiede il bambino: un tipo d’intelligenza diversa dalla nostra. Potremmo dire che noi acquisiamo le conoscenze con la nostra intelligenza, mentre il bambino le assorbe con la sua vita psichica. Semplicemente continuando a vivere il bambino impara a parlare il linguaggio della sua razza. E’ una specie di chimica mentale che opera in lui."[2]

 

Il bambino infatti impara a livello inconscio, senza che entri in gioco la sua volontà laddove invece per l’adulto è richiesto un atto di attenzione e volontà cosciente; il bambino impara semplicemente vivendo, l’apprendimento è per lui una creazione naturale attraverso le esperienze di vita, mentre per l’adulto richiede l’utilizzo del pensiero logico razionale. Ecco quindi che nel bambino il processo di apprendimento è gioia e leggerezza laddove per l’adulto è invece fonte di fatica, sforzo e disciplina.

 

"Se io vi dicessi che vi è un pianeta dove non esistono scuole non maestri, nessuna necessità di studiare, e dove, vivendo e passeggiando, senza altra fatica gli abitanti giungono a conoscere ogni cosa e a fissare saldamente nel loro cervello l’intero sapere, non vi parrebbe questa una bella fiaba? Ebbene questo, che suona così fantastico da parere invenzione di una fertile immaginazione, è un fatto, una realtà; perché questo è il modo di imparare del bambino inconscio."[3]

 

Tutto ciò che il bambino assimila attraverso la mente assorbente viene registrato nel profondo della sua mente divenendo parte di lui, attraverso un processo che in qualche modo lo trasforma; le impressioni non soltanto penetrano nella sua mente ma la formano. Maria Montessori denominava questo processo incarnazione poiché tutto ciò che circonda il bambino: usi costumi, sapori, odori, comportamenti, vanno a formare il suo carattere e la sua personalità, diventano perciò parte della sua carne. Nel primo periodo della sua vita il bambino compie quel passo che conduce dal nulla a qualche cosa; egli crea non solo il linguaggio e il movimento ma tutto ciò che diverrà parte del suo carattere e della sua personalità. Durante il processo di assorbimento la mente del bambino sceglie, seleziona, associa, distingue, confronta e attraverso questo processo le informazioni acquisite si fissano nel suo organismo vivente divenendo la guida per la formazione del carattere individuale. Come in una sorta di mimetismo animale il bambino assorbe nel proprio corpo le apparenze dell'ambiente che lo circonda.

 

"Egli assorbe l’ambiente e si trasforma in armonia con esso come fanno gli insetti con i vegetali che li sostengono. Le impressioni che il bambino riceve dall’ambiente sono così profonde che per una certa trasformazione biologica o psico chimica egli finisce con l’assomigliare all’ambiente stesso. I bambini diventano come la cosa che amano."[4]

 

La mente assorbente è particolarmente attiva dalla nascita ai tre anni, durante i quali il bambino prepara inconsapevolmente, come un piccolo operaio dell’umanità, i caratteri della specie ed individuali. Le neuroscienze hanno confermato le intuizioni di Maria Montessori, constatando come proprio durante questi primi tre anni vi sia anche la maggiore e più significativa crescita della rete neuronale umana.

 

"Gli psicologi affermano che se paragoniamo la nostra abilità di adulti a quella dei bambini, ci occorrerebbero sessanta anni di duro lavoro per raggiungere ciò che il bambino ha raggiunto nei suoi primi tre anni."[5]

 

Dai tre ai sei anni i poteri della mente assorbente inconscia vanno progressivamente scemando mentre avanza l’organizzazione della mente cosciente. Infatti se nel primo periodo (0-3) la costruzione del bambino è avvenuta tramite l’assorbimento inconsapevole dell’ambiente, nel secondo periodo (3-6) si svolge attraverso la sua esplorazione consapevole e la mano rappresenta lo strumento per lo sviluppo dell’intelligenza e del carattere.

 

"Il bambino è diretto da una grande potenza misteriosa, meravigliosamente grande, che a poco a poco egli incarna; diventa così uomo e si fa uomo per mezzo delle sue mani, per mezzo della sua esperienza: prima attraverso il giuoco e poi attraverso il lavoro. Le mani sono lo strumento dell’intelligenza umana."[6]

 

La grande scoperta di Maria Montessori fu proprio la potenza della mano:

 

"In realtà si direbbe che lo scopo dell'intelligenza sia il lavoro delle mani; poiché se l'uomo avesse ideato solamente il linguaggio parlato per comunicare con i suoi simili, e la loro sapienza si fosse espressa solamente in parole, nessuna traccia sarebbe rimasta delle stirpi umane che ci precedettero: grazie alle mani che hanno accompagnato l’intelligenza si è creata la civiltà: la mano è l’organo di questo immenso tesoro dato all’uomo."[7]

 

Gli studi condotti sulla mente assorbente del bambino portarono Maria Montessori a concepire un nuovo modello educativo. In netta contrapposizione con i metodi educativi tipici della sua epoca, che consideravano il bambino un essere piccolo, debole, vuoto e inconsistente Maria Montessori definiva il bambino Padre dell’Uomo e Costruttore dell’Umanità. Nell’ imponente lavoro di costruzione operato dal bambino, il compito dell’adulto non deve consistere nell’insegnare, bensì nell’aiutare la mente assorbente nel suo processo di sviluppo.

 

"Quando si comprenda che queste energie appartengono a una mente inconscia, la quale deve farsi cosciente attraverso il lavoro e l'esperienza acquisita nell'ambiente, quando ci renderemo conto che la mente infantile è diversa dalla nostra, che non possiamo raggiungerla con l'insegnamento verbale, che non possiamo intervenire direttamente nel passaggio dall'inconscio alla coscienza, e in quello della costruzione delle facoltà umane, allora tutto il concetto di educazione cambierà e diverrà quello di un aiuto alla vita del bambino, allo sviluppo psichico dell'uomo, e non imposizione a ritenere idee e parole nostre."[8]

 

Dobbiamo quindi concepire l’opera di educazione come un aiuto alla vita e al suo naturale sviluppo.

 



[1] Maria Montessori, La mente del bambino, Garzanti Editore, Febbraio 2018, pag.22

[2] Maria Montessori, La mente del bambino, Garzanti Editore, Febbraio 2018, pag.25

[3] Maria Montessori, La mente del bambino, Garzanti Editore, Febbraio 2018, pag.26

[4] Maria Montessori, La mente del bambino, Garzanti Editore, Febbraio 2018, pag.104

[5] Maria Montessori, La mente del bambino, Garzanti Editore, Febbraio 2018, pag.5

[6] Maria Montessori, La mente del bambino, Garzanti Editore, Febbraio 2018, pag.27

[7] Maria Montessori, La mente del bambino, Garzanti Editore, Febbraio 2018, pag.150

[8] Maria Montessori, La mente del bambino, Garzanti Editore, Febbraio 2018, pag.28

mercoledì 22 dicembre 2021

Guida alla scelta della scuola primaria

Ecco una serie di parametri da tenere in considerazione nella scelta della scuola primaria per il tuo bambino:



1 - CONSULTAZIONE DEL POF (Piano Offerta Formativa): Nella scuola primaria è quanto più fondamentale scegliere un istituto con un progetto formativo ben definito e possibilmente in linea con gli interessi e le attitudini del bambino. 

2 - OPEN DAY E DIRIGENTE SCOLASTICO: Durante gli open day sarà possibile ascoltare nel dettaglio i progetti ai quali la scuola partecipa, conoscere gli insegnanti e il dirigente scolastico che dà una linea guida a tutto l'istituto e con il quale quindi dovete trovarvi in sintonia.

3 - GESTIONE DELLA DAD (Didattica a distanza): Vista la situazione attuale e futura chiedete sempre come funziona la gestione della DAD specialmente in caso di quarantena fiduciaria.

4 - INSEGNANTI DI RUOLO: In questo caso è fondamentale che almeno uno degli insegnanti sia di ruolo al fine di garantire continuità a bambino.

5 - PROGETTI INTRASCOLASTICI: Progetto orto, teatro, radio dei bambini, giornalino della scuola, partecipazione alla maratona cittadina e tanti altri possono essere i progetti proposti dalla scuola. Chiedete sempre che vengano spiegati nel dettaglio.

6 - CERTIFICAZIONI DI ECCELLENZA: alcune scuole sono state premiate con certificati di eccellenza anche a livello europeo il che offre una  garanzia ulteriore sulla validità dell'istituto.

7 - DIGITALIZZAZIONE: verificate a che punto è la copertura digitale della scuola, se vengono forniti tablet e se vengono avvicinati i bambini all'utilizzo consapevole dei mezzi di comunicazione digitali.

8 - STATO DELL'EDIFICIO: sembrerà una banalità ma purtroppo non lo è. La scuola deve essere accogliente, sicura, pulita e ordinata.

9 - AREA VERDE: E' importante che vi sia un'area verde soprattutto in questo momento in cui spesso viene precluso l'utilizzo delle palestre.

10 - COMODITA': Vicinanza a casa ma anche scelta tra tempo pieno, tempo ridotto e modulo. 


Guida alla scelta del nido e della scuola dell'infanzia

Ecco una serie di parametri da tenere in considerazione nella scelta del nido e della scuola dell'infanzia per il tuo bambino:



1 - ACCESSIBILITA': Tutto deve essere a misura di bambino, dal mobilio ai bagni, e deve favorire l'autonomia e l'esplorazione dell'ambiente.

2 - ORDINE E PULIZIA: La scuola deve essere ordinata, con i giochi sistemati sugli scaffali e non ammucchiati casualmente in ceste stracolme e pulita.

3 - BIBLIOTECA: Vi deve essere all'interno di ogni classe una piccola biblioteca con 10-15 proposte di libri accuratamente selezionati che poi cambieranno a rotazione durante l'anno. Prestate bene attenzione alla scelta dei titoli.

4 - QUANTITA' DI MATERIALI: Specialmente ad inizio anno scolastico i materiali devono essere pochi e ben presentati, magari all'interno di piccoli vassoi che i bambini possano facilmente spostare e utilizzare senza necessità di intervento da parte dell'insegnate.

5 - PROGETTO O METODO EDUCATIVO CHIARO: Che si tratti di un metodo (Montessori, Waldorf...) o di un progetto (la sostenibilità ad esempio) la scuola deve avere all'interno del POF (Piano offerta formativa) un indirizzo ben preciso che dia una finalità comune a tutti gli insegnanti.

6 - MAESTRA: La figura della maestra sarà il punto di riferimento dei bambini che, specialmente in questa fascia di età, necessitano di una guida sicura e rassicurante. La maestra dovrebbe ispirare i bambini alla cura di sé e per questo è importante che essa stessa sia curata, che abbia un tono di voce pacato e gentile e che non esprima eccessi. L'adulto deve mettere da parte un po' la propria personalità per permettere al bambino di tirar fuori la sua.

7 - INSEGNANTI DI RUOLO: Cercate di accertarvi che almeno uno dei due insegnanti sia di ruolo per garantire continuità al bambino.

8 - AREA VERDE: E' fondamentale che la scuola disponga di una bella e ampia area esterna verde nella quale i bambini possano ricaricare le energie a contatto con la natura, meglio ancora se presente un piccolo orto.

9 - PROGETTI EXTRASCOLASTICI: Verificate se la scuola partecipa a iniziative extrascolastiche come uscite a teatro, nei musei o nelle zone archeologiche della vostra città; se sono presenti fugure esterne per la motoria o per la lingua inglese, se c'è il progetto orto o il progetto riciclo che insegna ai piccoli a differenziare i rifiuti. Tutte iniziative che aggiungono valore all'istituto.

10 - COMODITA': Valutate la vicinanza e la raggiungibilità della scuola ma anche l'offerta di orario disponibile e se possibile optate per un tempo ridotto perché a questa età chiedere al bambino di trascorrere 8 ore a scuola è davvero impegnativo. In caso non abbiate la possibilità di fare questa scelta controllate ancora meglio i punti 5 e 8.

Grazie come sempre per avermi dedicato il vostro tempo.

mercoledì 15 dicembre 2021

Idee regalo: giochi per tutte le età

Una delle domande che mi viene posta più spesso riguarda consigli per regali da fare ai bambini.

Posto che, come spesso ripeto, io preferisco regalare esperienze, come uno spettacolo a teatro, un abbonamento al cinema o al museo (e vale anche per i bimbi più piccoli come mio figlio che ha 2 anni), vi lascio di seguito tre proposte di giochi che trovo bellissimi per ogni fascia di età. 

Cliccando sul nome del gioco arriverete direttamente al link per poterlo visionare nel dettaglio.

NEONATI (0-1 ANNO)

1 - Carillon


Il carillon è un oggetto dell'incanto che può accompagnare un bambino sin dalla nascita con le sue note dolci e rassicuranti. Trovo bellissima l'idea che lo stesso piccolo e semplice suono ci possa tenere compagnia durante l'infanzia e l'adolescenza fino all'età adulta, forse perché nei miei ricordi di bambina c'è spesso il vecchio carillon con la ballerina che mia nonna teneva sul comò della sua camera da letto e che ancora oggi è un oggetto al quale sono profondamente affezionata. 

2 - Sophie la giraffe


Uno dei giochi più amati dai lattanti, in mezzo a tanti oggettini da regalare ai neonati questo sicuramente è uno dei miei preferiti, un classico intramontabile.

3 - Balza su


In assoluto il mio gioco preferito per il primo anno dei bambini e oltre. Entrambi i miei figlio lo hanno adorato; super versatile, si inizia utilizzandolo per la manipolazione degli oggetti, passando poi all'infilare i bastoncini nei buchi (operazione complessa che sviluppa il coordinamento oculo manuale dei piccoli) fino all'accoppiamento dei colori e poi al meccanismo di pressione per far volare i bastoncini. Meraviglioso. I miei figlio lo hanno adorato entrambi così come tutti i bambini ai quali l'ho regalato.

ETA' PRESCOLARE (In base alle capacità del bambino dovete valutare se un gioco è o meno adatto a lui; qui mi riferisco ad attività adatte da circa un anno in poi. Ciò che accomuna questi giochi è la possibilità di attraversare gli anni e rinnovarsi sempre accompagnando i bambini in un lungo periodo della loro vita, in alcuni casi fino all'età adulta.)

1 - Teatro dei burattini


Se c'è una cosa che i bambini amano è il teatrino delle marionette; amano assistere e amano interpretare vivendo il grande privilegio di essere dietro il sipario. Un'attività che coinvolge tutta la famiglia e che trovo splendida anche per rafforzare i legami familiari, oltre a favorire lo sviluppo del linguaggio e le capacità logiche che servono per sviluppare un racconto. (Utilissimo anche per motivare i bambini ad imparare a memoria poesie e poi recitarle nel teatro a tutta la famiglia)

2 - Arcobaleno Steineriano


Un oggetto magnifico appartenente alla grande categoria del gioco destrutturato, perfetto sempre. Mi piace proporre oggetti che non siano semplici giocattoli ma fonti di nuove scoperte sempre capaci di rinnovarsi e adatti in ogni fase della crescita. In questo caso parliamo di un oggetto dalle infinite funzionalità e possibilità che potremo poi tenere come pezzo da arredo anche da adulti. Se non conoscete il gioco destrutturato sul mio Profilo Instagram ci sono delle storie in evidenza dove potete vedere i miei figli giocare con questi oggetti.

3 - Casa delle bambole


Una meraviglia questa casa delle bambole della Hape, rifinita nei minimi dettagli e addirittura con i pannelli solari sul tetto. Un oggetto pluripremiato che renderebbe felice ogni bambino, maschio o femmina che sia. Sì, perché la casa delle bambole è un oggetto che non ha sesso né un'età specifica. Nei nidi Montessori si inizia ad utilizzare intorno ai due anni per favorire lo sviluppo del linguaggio e io ci ho giocato fino alle scuole medie quindi direi che si tratta indubbiamente di un ottimo investimento. Attraverso il gioco simbolico i bambini imparano a razionalizzare ed esternare ciò che accade loro nella vita quotidiana imparando, anche con il supporto di un adulto che condivide il gioco insieme a loro, a trovare nuove e diverse soluzioni ai problemi ed elaborare il vissuto.

ETA' SCOLARE (dai 6 anni in poi ma se il bambino mostra interesse nulla ci vieta di proporli anche prima, tuttavia queste attività danno il loro massimo proprio in età di scuola primaria)

1 - Planisfero magnetico


Ancora una volta un oggetto bellissimo (perché ricordiamo che Maria Montessori diceva sempre che gli oggetti devono essere belli, attrarre l'attenzione del bambino, avere una voce, chiamarlo) per introdurre un argomento importante che è quello dell'educazione cosmica. Noi siamo parte di un tutto e conoscere il mondo che ci circonda e le sue interconnesioni è alla base di una crescita felice e consapevole. (Di questo prodotto esiste anche la versione Italia e la versione Europa.

2 - Mappamondo giorno e notte con le costellazioni


Vale anche in questo caso il discorso del Planisfero precedente ma qui abbiamo anche il grande valore aggiunto delle costellazioni che si illuminano al buio con un interruttore a corrente. Un oggetto che noi abbiamo in casa e che tutti adoriamo, da mio figlio di 2 anni a mio marito. Penso che non serva aggiungere altro. Tante serate passate a parlare di Stelle tutti insieme.

3 - Gioco Munari


Una splendida raccolta di immagini a base trasparente per ideare storie sempre diverse. Un gioco davvero unico e intelligente che, non a caso troviamo all'interno dei musei, perché favorisce lo sviluppo delle capacità narrative e del pensiero immaginativo e creativo. Un pezzo storico da avere assolutamente. Anche in questo caso un'attività che è possibile portare avanti fino all'età adulta.

ADOLESCENTI E ADULTI

Io penso sempre che una buona scelta da regalare, sempre laddove non fosse possibile regalare un'esperienza insieme, siano i giochi di società perché rafforzano i legami tra le persone. Giocare insieme è sempre un tempo di qualità che ci aiuta a vivere la vita con più leggerezza e quindi vi propongo 3 giochi abbastanza semplici da poter essere condivisi in famiglie che hanno anche bambini non troppo piccoli ma non ancora adolescenti.

1 - Tumble Tower


Un gioco divertentissimo fattibile già dai 4 anni ma fantastico anche per una partita tra soli adulti. Due livelli di difficoltà, molta suspance e tante tante risate.

2 - Robot Face Race


Aguzza l'occhio! Gioco di osservazione e velocità, anche in questo caso fattibile dai 4 anni ma super emozionante quando giocato tra soli adulti. 

3 - Mamma mia


Pronti per una bella pizza?? Conosco questo gioco sin da quando ci ho giocato la prima volta ai tempi dell'università. Non tutti infatti sanno che sia io che mio marito siamo grandi appassionati di giochi da tavolo e questo è abbastanza semplice da poter coinvolgere i bambini, ma super divertente anche per soli adulti!

Per ulteriori spunti vi invito a visitare la mia vetrina Amazon che aggiorno sempre con tutti i miei prodotti preferiti e a seguirmi sui miei canali social: Youtube e Instagram.

Grazie per avermi dedicato il vostro tempo.



martedì 23 novembre 2021

Libri Avvento | Tutti i titoli più belli per accompagnare i bambini nel periodo più magico dell'anno

La tipologia di calendario dell'avvento che io preferisco è, potrete immaginarlo, di tipo letterario. Sto parlando dei Libri avvento, cioè quelle storie che si snodano in 24 o 25 capitoli per accompagnarci con una lettura o un'attività giornaliera dal 1 al 24 Dicembre.

Ho iniziato a collezionare i Libri dedicati all'avvento da quando Stella, la mia prima figlia, aveva 2 anni, periodo che considero perfetto per iniziare a proporre questa tipologia di calendario.

Di seguito vi lascio quindi i miei Libri preferiti da leggere insieme ai vostri piccoli nei freddi pomeriggi di Dicembre sotto una copertina mentre, davanti a una tazza di cioccolata calda, aspettate l'arrivo della Vigilia. Alcuni di questi libri sono già parte integrante della nostra libreria di Natale, mentre altri sono nella nostra lista dei desideri per gli anni che verranno. Spero che tra questi possiate trovare il libro che renderà magico il periodo di Natale del vostro bambino e anche vostro. Non smettete mai di credere nella magia. 

(Per vedere nel dettaglio i libri proposti clicca sul titolo)

1 - "Natale nel grande bosco" di Ulf Stark e Eva Eriksson edito Il gioco di Leggere


Se dovessi scegliere un solo libro dell'avvento sarebbe senza dubbio questo piccolo gioiello, che è stato anche il primo ad entrare nella nostra libreria quando Stella aveva appena 2 anni. Basato sulla tradizione svedese del Tomte, l'elfo domestico protettore della fattoria, questo capolavoro di narrativa racconta la storia di Borbotto, un Tomte che vive in una casa ormai abbandonata. Ma qualcuno nel bosco trova delle tracce della sua esistenza e decide di preparare una festa di Natale proprio in suo onore. Amicizia, speranza, dolcezza e comunione sono gli ingredienti di questa fiaba nordica assolutamente da avere e leggere tradizionalmente ogni Natale. 

2 - "Una storia al giorno con Peter Coniglio" di Beatrix Potter edito Mondadori


Un libro dai toni pastello, nella forma e nel contenuto. L'indimenticabile stile di Beatrix Potter inonda il Natale di dolcezza, di biscotti appena sfornati, di famiglia e affetto. Il libro si articola in 25 brevi storie e 24 semplici lavoretti da poter svolgere con i bambini. Lo ritengo adattissimo anche per i più piccini perché le storie sono brevi e i personaggi deliziosi. E' entrato in casa nostra al terzo Natale di Stella ma abbiamo realizzato i lavoretti anche l'anno successivo perché davvero semplici e molto coinvolgenti, perfetti da fare in casa anche in compagnia degli amichetti nei pomeriggi invernali. Le illustrazioni poi da sole valgono questo libro che trovo un pezzo di arredo da tenere in bella mostra sugli scaffali nel periodo natalizio. 

3 - "Il Grattalibro Calendario dell'Avvento" di Jacqueline Colley edito Ippocampo


I Grattalibri sono una serie di libri creativi editi da Ippocampo e quello del Natale è davvero splendido. Io l'ho acquistato lo scorso anno, Stella aveva 4 anni e si è divertita un mondo a decorare le varie scene, tutte ambientazioni natalizie una più bella dell'altra. Si tratta di 12 tavole da grattare con le quali si possono creare illustrazioni da semplici a sempre più complesse in base all'età e alle capacità del bambino. Sono soltanto 12 ma vanno benissimo perché trovo che per fare un buon lavoro occorrano due giorni a pagina quindi noi ci siamo trovate benissimo, nonostante io in generale non ami i calendari da 12 caselle. Lo consiglio a tutti coloro, bambini o adulti che siano, che amano cimentarsi in attività creative. Non sono richieste particolari abilità quindi lo trovo adatto anche a bambini più piccoli che ancora non sono passati alla fase figurativa del disegno ma che grattando via il nero vedranno magicamente comparire delle illustrazioni al di sotto.

4 - "Aspettando il Natale: il grande libro dell'Avvento" di Giada Francia e Claudia Bordin edito White star kids


Uno degli ultimi arrivati in casa nostra, questo libro grande formato si presta benissimo ad essere sistemato nella cameretta dei bambini per aprire ogni giorno una casellina. La storia si incentra su una figura, quella dell'elfo, che sta spopolando negli ultimi anni. L'elfo protagonista, Natalizio, è un po' pasticcione e per passare da apprendista ad elfo a tutti gli effetti dovrà consegnare 8 carote alle renne magiche di babbo Natale in tempo per la Vigilia di Natale. Ce la farà? Ogni giorno il bambino aprirà la casellina e aiuterà Natalizio a compiere una piccola attività per riuscire in questa grande impresa. Bellissime le illustrazioni che in alcune pagine ricordano lo stile gotico del film Disney "La bella addormentata". Un libro divertente e ricco di attività, perfetto da proporre a partire dai 3-4 anni.

5 - "Il mio meraviglioso Albero di Natale" di Camille Garoche edito Emme Edizioni


Anche in questo caso un libro di grande formato al cui interno troverete un grande albero di Natale che verrà man mano decorato con gli addobbi inseriti all'interno delle 12 caselline. Accanto ad ogni casellina ci sono semplici attività o brevissime letture che lo rendono quindi adatto anche a bambini piccini che potranno comodamente sfogliarlo essendo, come anche il libro precedente, un cartonato piuttosto spesso e resistente. Bello quindi anche da tenere in mostra nella cameretta accanto al suo albero.

6 - "Winston e l'avventura di Natale"di Alex T. Smith edito Gribaudo


Nuova uscita per Natale 2021 di Gribaudo, questo delizioso libro racconta la storia di un topolino che trova una lettera smarrita da Babbo Natale e, attraverso una serie di avventure che si snodano lungo i 24 giorni dell'avvento, cercherà di riconsegnare la lettera e rendere così felice il bambino che altrimenti sarebbe rimasto senza regalo a Natale. Una dolcissima storia natalizia che però consiglio a bambini un pochino più grandi, direi intorno ai 6 anni di età. La lettura è scorrevole ma piuttosto fitta e sicuramente andrà ad aggiungesi alla nostra libreria di libri dedicati all'avvento il prossimo anno, ma se avete bambini in età scolare lo trovo perfetto anche da leggere in autonomia.

7 - "Il giro del mondo in 24 elfi" di Martina Caterino e Monica Pezzoli Autopubblicato


Se cercate un libro divertente che sicuramente piacerà ai vostri bimbi, qualunque età abbiano, puntate su questo! La storia ci presenta 24 elfi provenienti da 24 diversi paesi del mondo ognuno dei quali illustrerà ai bambini le usanze del luogo dal quale proviene: l'elfo indiano insegnerà ai bambini a fare yoga, quello giapponese proporrà gli origami e così via. I laboratori elfici faranno sicuramente impazzire i bambini che così impareranno divertendosi tante diverse tradizioni netalizie esistenti nel mondo. Un testo che ancora non possediamo ma che, dato il successo che hanno avuto con i miei figli queste autrici, arriverà presto in casa nostra (probabilmente proprio portato dai mitici elfi il 1 Dicembre cosa che vi consiglio assolutamente di fare se deciderete di prenderlo). Le parti scritte sono molto fitte ma nonostante ciò lo trovo assolutamente adatto anche ai piccini perché tutti amano la figura dell'elfo e  a maggior ragione i più piccoli.

8 - "Christmas is coming - An advent book" di Katie Hickey edito Chronicle Kids


Concludo con una chicca in lingua inglese. Un libro che non esito a definire speciale, ricco di attività e letture da poter fare insieme ai bambini allenando nel contempo la lingua inglese. Ci sono lettere da scrivere, canzoni natalizie da imparare e storie classiche da leggere ma anche tante attività creative e pagine di cerca e trova che piacciono sempre tantissimo ai bambini. La copertina contiene le caselline dell'avvento da aprire per scoprire una sorpesa ogni giorno dell'avvento. Perfetto a partire dai 6 anni.

Qui si concludono le mie proposte per i libri dedicati all'avvento, ma la lista è in continua evoluzione quindi se avete altri titoli da segnalare lasciateli pure nei commenti o in uno dei miei canali social!

Grazie di avermi dedicato il vostro tempo e buon avvento a tutti!