sabato 1 maggio 2021

Perché mio figlio non gioca mai da solo?

 Una delle domande che ricevo più spesso riguarda l'autonomia nel gioco dei bambini.

"Perché mio figlio non gioca mai da solo?"

"Come aumentare la concentrazione del mio bambino?"

"Perché mio figlio non gioca con i giocattoli che acquisto per lui?"

Queste sono soltanto alcune delle domande che assillano molte mamme e molti papà che si rivolgono a me per un consiglio.



Direi che innanzitutto dobbiamo fare un po' di chiarezza sul gap esistente tra le nostre aspettative e la realtà: sappiate che nella maggioranza dei casi la capacità dei bambini di concentrarsi, nei primi 5 anni della loro vita, non supera i 5 minuti consecutivi: questo giusto per darvi un quadro della normalità. Se vostro figlio di 2 anni inizia un'attività e la abbandona dopo uno o due minuti è assolutamente nella norma e ciò non vuol dire che in quei due minuti non possa aver vissuto un momento di concentrazione. Bisogna partire dall'assunto che la percezione del tempo dei bambini è molto diversa da quella di noi adulti. Detto ciò indubbiamente vi sono dei bambini che hanno una maggiore autonomia e capacità di restare concentrati su alcune attività per tempi eccezionalmente lunghi. Ma questo da cosa dipende? 

AMBIENTE - Non dimentichiamo mai che l'ambiente è maestro e il bambino apprende assorbendo dall'ambiente circostante. I bambini cresciuti in famiglie estremamente tranquille, intellettuali, silenziose con genitori impegnati in attività contemplative, spirituali, artistiche inevitabilmente saranno più portati a sviluppare tali capacità. Al contrario bambini che vivono in realtà estremamente dinamiche avranno molta più difficoltà a rimanere fermi su un'attività statica ma invece molto più portati per il gioco dinamico e all'aperto. Altra cosa fondamentale alla concetrazione è non interrompere il bambino, non anticiparlo e non intervenire nell'attività quando non strettamente necessario, favorendo un ambiente tranquillo nel quale possa sentirsi libero di lavorare senza sentirsi giudicato.

INTERESSE - Come sempre la parola d'ordine è Osservare. Per fare in modo che vostro figlio rimanga più tempo su un'attività dovete capire esattamente di cosa ha bisogno e quale sia il suo interesse del momento. Ad esempio se mio figlio in questa fase della sua vita è particolarmente attratto dagli animali, per fare in modo che le attività funzionino e richiamino il suo interesse punterò sul tema degli animali declinandolo in tanti modi differenti: puzzle a tema animali, incastri raffiguranti animali, nomenclature classificate di animali, libri sugli animali, gioco destrutturato con qualche pezzo madre che raffiguri i suoi animali preferiti, costruzioni a tema animale e così via. Individuare il tema è la chiave di volta per far funzionare le attività proposte, ma l'unico modo per individuarlo è conoscere vostro figlio e capire di cosa ha bisogno in quel momento. Qui mi sento anche di specificare che l'interesse del bambino potrebbe essere quello di esplorare e quindi andare in giro per la casa aprendo sportelli e cassetti e tirando fuori tutto. E' perfettamente normale ed è un'attività che va assecondata e incoraggiata. In quei momenti il bambino sarà molto più interessato agli oggetti di vita quotidiana rispetto ai giocattoli. Noi come sempre osserviamo aiutandolo poi a riordinare una volta terminata l'attività. 

ASPETTATIVE - Ricordiamo che i social non ci mostrano tutta la realtà e spesso neanche quella parziale. Che molti profili presentano video montati e artefatti per far sembrare tutto perfetto ma quella non è la verità. Non esistono bambini perfetti e bambini che giocano sempre da soli. E soprattutto non paragonate mai un bambino all'altro perché ogni essere è unico e speciale. Concentratevi su vostro figlio e cercate di capire come aiutarlo nello sviluppo delle sue straordinarie e uniche peculiarità.

MINIMALISMO - Indubbiamente i figli di famiglie minimaliste hanno una maggiore capacità di concetrazione rispetto ai bambini che possiedono centinaia di giocattoli. In un mondo come quello nel quale viviamo oggi, schiavi del consumismo, il più grande regalo che possiamo fare ai nostri figli è comprare loro meno giocattoli. Troppi giochi non solo deconcentrano ma non insegnano al bambino il valore degli oggetti e la cura delle proprie cose. Un bambino con 10 giocattoli li amerà tutti moltissimo e tutti quei 10 giochi saranno i suoi preferiti. Imparerà a prndersene cura perché ne conoscerà il valore e si impegnerà ad aggiustarli quando si romperanno. Ricordate che i bambini non nascono consumisti invasati, siamo noi che li trasformiamo in tali giungendo a scenate isteriche davanti all'edicola di turno perché ci siamo rifiutati di acquistare l'ennesimo pupazzetto di plastica che tempo una settimana finirà in discarica inquinando la nostra Terra per sempre. Se vogliamo che nostro figlio passi più tempo con i suoi giochi dobbiamo metterne a disposizione di meno, non di più. Senza dimenticare che meno giocattoli portano il bambino a sviluppare immaginazione e fantasia creando sempre nuovi modi di utilizzare lo stesso materiale.

ATTRARRE - Se un giocattolo non viene mai scelto dai vostri figli, molto probabilmente non è stato proposto nel giusto modo. Forse non avete scelto la giusta posizione nello spazio, forse dovete creare una piccola storia intorno che dia un primo imput, forse non siete stati capaci di attrarre il bambino su quelle caratteristiche che hanno colpito voi e per le quali avete deciso di portare a casa quell'oggetto. Un buon modo per richiamare l'attenzione del bambino su un giocattolo è prenderlo e iniziare a giocarci voi da soli mostrando grande interesse e soddisfazione nel farlo. Il bambino quasi sicuramente ne sarà attratto e vorrà quindi prenderlo. In questo caso ditegli gentilmente di attendere il suo turno e quando avrete finito potrà prenderlo lui, oppure proponetegli di giocare insieme.

Spero di avervi fornito qualche spunto utile per aiutare il naturale sviluppo dei vostri bambini. Grazie per il vostro tempo e come sempre rimango a disposizione su tutti i miei social per eventuali dubbi o chiarimenti.

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